28 dicembre 2010

Viaggiare significa aprirsi al mondo


Marta Cirimele Penso che questa citazione del libro "il cammino di Santiago" di P.C. racchiuda l'essenza più pura dello spirito del viaggio e del viaggiatore, per me è cosi! ;-)
"Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al cammino. E’ il cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, ci arricchisce mentre lo percorriamo, bisogna saper trarre da quello che siamo abituati a guardare tutti i giorni i segreti, che a causa della routine, non riusciamo a vedere."
Bella pag. di "viaggiatori in treno!!";-)




Estratto della discussione "Siete mai stati all'estero per motivi di studio? Che tipo di esperienza avete avuto? Personalmente ho avuto la possibilità di viaggiare per piacere e conosco alcune tra le città più belle d'Europa... Viaggiare significa aprirsi e imparare più di quanto i libri possano insegnare, dunque qual è stata una vostra esperienza in proposito?"
del 27/12/2010

http://www.facebook.com/pages/In-Treno-Riflessioni-per-tutti-i-giorni/163900190312201#!/permalink.php?story_fbid=188405204509838&id=163900190312201¬if_t=share_comment

19 dicembre 2010

Smolland il bambino

"A main reason we chose IKEASmalland, their free drop-off childcare service."

L'idea mi era balenata. Le coppie giovani con uno o più marmocchi preferiscono IKEA non per i prezzi bassi e le noità della settimana; lo preferiscono perché c'è lo Smalland. Ci smollano la prole e vanno a provare divani e poltrone mentre qualcuno, gratuitamente, gli tiene a banda i bambini. Lasciare una borsa in deposito costa di più.
La politica industriale di Ikea è un capolavoro, un case study  quasi ingombrante. Il mito che fu di Ford (una T-Type in ogni famiglia) e di IBM (un pc su ogni scrivania) si integra in una prospettiva più ampia. Per cui una brugola in ogni casa, si: ma che sia ambientalmente sostenibile, di design intelligente; e al tempo stesso etnica e solidale; e anche da E-market.
Mancava, nella lettura, quello spunto di politica sociale che potete leggere nello Smalland, esempio (non unico) di asilo commerciale. La Costituzione italiana ti riconosce i diritti se sei lavoratore. La carta dei servizi Ikea te li riconosce se sei consumatore.

Nessuna polemica con Ikea; ma guardateci bene: da quando abbiamo perso la centralità del lavoro, anche la nostra civiltà, brugola dopo brugola, sta montando un modello di organizzazione sociale simile.

p.s. fonti ben informate ma che smentirebbero immediatamente sostengono che sotto le colonne dell'impero IKEA ci sia un fondamento d'argilla: i prezzi imposti ai fornitori. Ne parliamo prossimamente.

31 ottobre 2010

Incontri. I viaggi di Giulia

Giulia De Sensi"IN TRENO" - Riflessioni per tutti i giorni: 


INCONTRI

Tratta Venezia-Mestre/Roma Termini, ho la testa reclinata al finestrino, gli occhi bassi. Scrivo d'una Tesi sull'incidenza dei fattori cultuarli nella concezione spazio-tempo. Accanto un ragazzo Inglese gioca a Sudoku. Ha le cuffie, un'immobilità paretica. Dopo tre ore non sento più lo stridere dolce della penna attorno alle parole. Dorme ma ha ancora la penna magneticamente in mano. Continuo a prendere appunti finché il finale di un avviso ai passeggeri non mi distrae. Mi accorgo che ha aperto gli occhi, gli parlo."Scusi: sa dove siamo?" Lui ride sfilandosi le cuffie dalle orecchie."Oh no! non sappiamo mai dove siamo né dove siamo diretti."Rido anch'io,lui si mette a pensare a ciò che ha detto. In un attimo il treno è fermo. Suo padre,che ha sentito, gli fa segno d'andare a prendere i bagagli."Secondo te cos'avrei dovuto risponderle quando ha chiesto dov'eravamo?" gli sussurra "Su un treno" gli risponde l'uomo impassibile, lo sguardo azzurro, un sorriso d'altrove.

27 ottobre 2010

Pensieri di viaggio

Uno scatto metallico e i portelloni si aprono, è un attimo e la folla si dividerà tra le varie porte. Solo qualche istante prima che coloro che sono arrivati scendano e i nuovi passeggeri partano. L’emozione del viaggio, non della destinazione: quel brivido che ci attraversa quando ancora sulla pensilina curiosiamo attraverso i finestrini e scorgiamo i volti degli altri passeggeri.
Tre gradini al di là della linea gialla, questa la distanza tra la realtà e il sogno, tra la verità e l’ignoto. Viaggiare in treno significa parlare un po’ con se stessi; guardare gli occhi degli altri nel riflesso di un finestrino e riconoscere in essi la stessa paziente attesa di scendere, di vivere.
I treni sono magici: possiamo prenderli o addirittura perderli e in ogni caso riusciranno a fermare il tempo! Viaggiare in treno ci costringe ad avvicinarci alla meta e al tempo stesso a sospendere le attività e gli sforzi per raggiungerla. Via si viaggia, fermi si pensa!
Pensieri sparsi, risatine e complicità: si parte soli e si arriva spesso uniti a nuovi amici con cui si è condiviso il tragitto colorandolo di chiacchiere e idee. Un viaggio che arricchisce l’immaginazione e acuisce la vista della mente mentre si sbircia tra le stanche rughe di un altro viaggiatore e si riconoscono nei calli delle sue mani i sacrifici e l’affetto di un padre ormai lontano. 
La metafora della vita attraverso un viaggio in treno: un percorso con deviazioni, soste, scossoni e rumore di fondo. Volti che saranno semplici interpreti di un attimo o protagonisti di interi anni. Pensieri che si rincorrono mentre i nostri occhi, riflessi nel doppio vetro del finestrino, vedranno scorrere in velocità e chiarezza il mondo e la vita degli altri.

18 ottobre 2010

In Treno

Siamo alla ricerca di un posto in treno. Per viaggiare. Non per andare da qualche parte: per viaggiare. E per trovare compagni di viaggio.

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